L'angelo dello smarrimento, Add. per Axel

« Older   Newer »
  Share  
¬ Råïñ .
view post Posted on 4/7/2012, 23:35




CITAZIONE
Okay, cominciamo con un simpatico post introduttivo. Non ti do io la traccia perchè è mezzanotte e mezza e dal tuo BG non riesco a ricavare una posizione specifica, quindi dimmi dove sei e tutto quello che passa per la mente del tuo simpatico omaccione, tanto che tu sia in una discarica o in un isolotto in mezzo al mare, già so cosa succederà. Vai!

P.s. no, non è Azrael XD

 
Top
axel1256
view post Posted on 7/7/2012, 12:29




1256.. MI SENTI!!?? 1256 HO DETTO SVEGLIATI!! 1256 BRUTTO PEZZO DI MERDA CHE NON MERITA NEMMENO D’ESISTERE ALZATI IMMEDIATAMAAAAAAAAAAAAH…..

Il suo urlo squarciò il sottile velo che separava il mondo onirico da quello reale. L’incubo.. continuava a fare quel dannatissimo sogno ogni notte ormai.. ed ogni volta ritrovava se stesso madido di sudore e scosso dai brividi. Ne era uscito, non faceva più parte di quel mondo, era riuscito a liberarsene, ed era merito suo se anche altri ne erano usciti ma.. un quarto di secolo non si elimina dalla mente in poco meno di 6 mesi. Gettò uno sguardo fuori dalla finestra notando che il sole non era ancora sorto. Mise a sedersi sul letto e con non poca fatica si alzò piano per dirigersi verso il bagno.

Se così si può chiamare..


Era fondamentalmente una latrina con un buco collegato ad un canale di scolo per le funzioni corporali, una bacinella d’acqua per lavarsi. Rimase profondamente colpito quando notò che l’arredatore della baracca abbandonata che aveva trovato si fosse dato il lusso di piazzare uno specchio, rotto ovviamente, in quel cesso. Sciacquò il volto ricoperto di sudore freddo e si guardò allo specchio.

Un tempo quando Alexis Fangmark si guardava allo specchio riusciva a vedere solo un pezzo di carne con gli occhi dal nome di “1256”. Era quello il nome che gli era stato dato, e soprattutto, quello che gli era stato marchiato a fuoco sulle carni. Il nome che fieramente portava adesso lo aveva letto su di un vecchio giornale nel quale veniva fatto riferimento ad un marine che aveva tentato di fermare da solo un celebre pirata. Era un nome che non aveva mai sentito prima, risuonava pomposo, strano e selvaggio e non avendo un nome, quello gli sembrò praticamente perfetto. Dal riflesso nello specchio riuscì a vedere lo squallore del luogo in cui si ritrovava e ringraziò il cielo perché non avrebbe dovuto dividere quella minuscola baracca formata praticamente da due stanze con altri 10 suoi pari come accadeva un tempo. Tornato in stanza si sedette sulla piccola sedia piazzata al centro della stanza sotto l’insignificante lampadina che faceva più ombra che luce, prese un lungo respiro dell’aria fredda che aleggiava nella stanza inclinando la testa verso l’alto e disse, quasi per autoconvincersi di quella cosa che sembrava.. miracolosa:


Sono Libero



Edited by axel1256 - 7/7/2012, 23:36
 
Top
¬ Råïñ .
view post Posted on 9/7/2012, 00:25




CITAZIONE
Sei libero.


Una voce strana ti coglie non appena pronunci quelle parole; quelle dannate parole. Ti guardi intorno, eppure non c'è nulla. Forse sei pazzo, eppure l'hai sentita distintamente, quella frase, colma d'ironia.

...


Inizi a sentire freddo; nelle ossa, nei muscoli, ma non sulla pelle. Senti il gelo farsi spazio tra i tuoi pensieri, eppure riesci a muoverti, riesci a pensare lucidamente. E fuori non sta nevicando.

Siete tu, e quella strana sensazione. Cosa farai, uomo libero?

 
Top
axel1256
view post Posted on 9/7/2012, 18:50




Sei libero.



Per quanto fosse vuota quella stanza, era impossibile che si sviluppasse un eco simile, ed ancora più impossibile fu il fatto che la voce non era più la sua e che quest’ultima avesse preso un tono diverso con il quale l’aveva detta.
Profonda, lugubre e colma di una sbeffeggiante ironia.
Quasi cadde dallo sgabello, si alzò e corse fuori dalla baracca per vedere da chi proveniva la voce. L’aria della sera era tiepida, il cielo limpido e la foresta che circondava la baracca era silenziosa. Osservo il terreno intorno alla casa alla ricerca di impronta compiendo più volte lo stesso tragitto. Quando non trovò alcuna impronta decise di ritornare dentro, ed un pensiero gli giunse alla testa.



Possibile che.. ho sentito per anni riecheggiare la voce dei miei aguzzini per anni ma..


Ma non aveva mai sentito quella voce e soprattutto mai in quel modo.


Tornò in bagno a sciacquarsi nuovamente il viso..forse è il sonno..quando ad un tratto qualcosa cominciò a cambiare. Un brivido di freddo gli percorse la schiena raggiungendo la nuca notando che sul petto e sulle braccia, persino il braccio che “Il dottore” gli aveva “curato”, erano scosse da fremiti e da pelle d‘oca. Toccandosi quelle zone del corpo però riuscì a sentire solo il calore, e non il freddo come si immaginava di sentire. Eppure.. era convinto di stare cominciando a sentire freddo. Quel freddo che ti prende nei giorni d’inverno e che non va più via anche se ci si trova di fianco ad un fuoco.. con la sola differenza che in quel momento la baracca era molto calda e che si trovava in piena estate. Fece per sfregarsi le braccia a causa del gelo che provava ma fu del tutto inutile, ciò che provava proveniva dall’interno del suo corpo, persino nella sua testa, dietro i suoi occhi.. ed addirittura nei suoi pensieri cominciava a farsi spazio quell’assurda sensazione. D’istinto accese il braciere che si trovava sotto la bacinella dell’acqua. Dovette combattere contro il tempo ed il freddo sempre crescente che ormai si era radicato all’interno del suo essere, ma anche dopo essere riuscito ad accendere il braciere, nulla cambiò. Le dita al contatto con il fuoco bruciavano, ma in un istante queste, come se le ossa fossero fatte di ghiaccio, tornarono a raffreddarsi.
Preso quasi dal panico si piazzò al centro della camera con il braciere sottobraccio ancora acceso sentendone il forte bruciore, raccolse una coperta e ci si piazzò sotto insieme al braciere con il tentativo di riscaldare l’aria. Chiuse gli occhi e cominciò a sfregarsi con forza le braccia. Tutto ciò che riuscì a ricavarne fu solo un calore superficiale e sudore freddo.


Anf..anf..che sta succedendo…?

 
Top
¬ Råïñ .
view post Posted on 11/7/2012, 00:39




CITAZIONE (axel1256 @ 9/7/2012, 19:50) 

Sei libero.



Per quanto fosse vuota quella stanza, era impossibile che si sviluppasse un eco simile, ed ancora più impossibile fu il fatto che la voce non era più la sua e che quest’ultima avesse preso un tono diverso con il quale l’aveva detta.
Profonda, lugubre e colma di una sbeffeggiante ironia.
Quasi cadde dallo sgabello, si alzò e corse fuori dalla baracca per vedere da chi proveniva la voce. L’aria della sera era tiepida, il cielo limpido e la foresta che circondava la baracca era silenziosa. Osservo (ma manca tipo un accento..?) il terreno intorno alla casa alla ricerca di impronta compiendo più volte lo stesso tragitto. Quando non trovò alcuna impronta decise di ritornare dentro, ed un pensiero gli giunse alla testa.



Possibile che.. ho sentito per anni riecheggiare la voce dei miei aguzzini per anni ma..
(o.ò)

Ma non aveva mai sentito quella voce e soprattutto mai in quel modo.


Tornò in bagno a sciacquarsi nuovamente il viso..forse è il sonno..quando ad un tratto qualcosa cominciò a cambiare. Un brivido di freddo gli percorse la schiena raggiungendo la nuca notando che sul petto e sulle braccia, persino il braccio che “Il dottore” gli aveva “curato”, erano scosse da fremiti e da pelle d‘oca. Toccandosi quelle zone del corpo però riuscì a sentire solo il calore, e non il freddo come si immaginava di sentire. Eppure.. era convinto di stare cominciando a sentire freddo. Quel freddo che ti prende nei giorni d’inverno e che non va più via anche se ci si trova di fianco ad un fuoco.. con la sola differenza che in quel momento la baracca era molto calda e che si trovava in piena estate. Fece per sfregarsi le braccia a causa del gelo che provava ma fu del tutto inutile, ciò che provava proveniva dall’interno del suo corpo, persino nella sua testa, dietro i suoi occhi.. ed addirittura nei suoi pensieri cominciava a farsi spazio quell’assurda sensazione. D’istinto accese il braciere che si trovava sotto la bacinella dell’acqua. Dovette combattere contro il tempo ed il freddo sempre crescente che ormai si era radicato all’interno del suo essere, ma anche dopo essere riuscito ad accendere il braciere, nulla cambiò. Le dita al contatto con il fuoco bruciavano, ma in un istante queste, come se le ossa fossero fatte di ghiaccio, tornarono a raffreddarsi.
Preso quasi dal panico si piazzò al centro della camera con il braciere sottobraccio ancora acceso sentendone il forte bruciore, raccolse una coperta e ci si piazzò sotto insieme al braciere con il tentativo di riscaldare l’aria. Chiuse gli occhi e cominciò a sfregarsi con forza le braccia. Tutto ciò che riuscì a ricavarne fu solo un calore superficiale e sudore freddo.


Anf..anf..che sta succedendo…?


Ma lo hai letto? E' "contorto" :qwe:



CITAZIONE
Leggi lo spoiler :regolo:






Vento.
Si scatena una tempesta ed il tetto che hai sulla testa viene letteralmente sradicato; la coperta vola via ed il braciere ti vola addosso prima di spegnersi.


...


La stanza inizia a girare e vieni preso dalla più forte voglia di vomitare che tu abbia mai sentito. Poi, tutto sparisce.

In un attimo, sei in piedi e sei vestito con indumenti pesanti - che non sono i tuoi. Reggi nella mano una spada di notevoli dimensioni e neanche il tempo di guardarti intorno che un individuo ti si getta contro gridando con tutto il fiato che ha in corpo ed impugnando una lancia pronta ad infilzarti un rene.


...

 
Top
axel1256
view post Posted on 11/7/2012, 15:11




Anf! Anf! Anf! Anf! CHE DIAMINE.. Anf!

Il freddo continuava ad attanagliargli l’animo facendolo cadere al terreno in preda al gelo, quando improvvisamente la porta della baracca si spalancò con forza.
Si tolse la coperta da dosso aspettandosi di trovare la causa di tutto quello – CHE DIAMINE VUOI DA.. DOVE..? – ma alla porta non c’era nulla, ma quel nulla sembrò colpirlo al volto come uno schiaffo. Un fortissimo vento lo colpì in pieno facendolo cadere all’indietro. In un secondo alla sensazione di gelo andò ad aggiungersi la paura. Quella che sembrava più un entità sovrannaturale che un semplice spiffero ribaltò le poche cose presenti nella casa facendo volare tutto per aria, persino gli oggetti più pesanti ora volteggiavano come mantenuti da fantasmi, ma il culmine arrivò quando l’intera struttura in legno cominciò a scricchiolare. Per un attimo riuscì a vedere le viti fuoriuscire dai loro percorsi nel legno a causa delle vibrazioni.. poi, il caos.
Il tetto e di conseguenza le pareti furono totalmente divelte dai loro sostegni e gettate via come fuscelli, quasi come se un gigante invisibile si stesse divertendo a rompere un giocattolo, tutto volò in aria e persino un omone come Alexis ed il braciere che probabilmente era l’oggetto più pesante in casa a malapena riuscirono a rimanere immobili. Preso e gettato via, fu preso da un fortissimo senso d nausea quando tutto intorno cominciò a girare a velocità altissima, sensazione che durò poco, visto che il braciere gli arrivò direttamente in faccia.. dopodiché.. Buio.


...


Per un attimo si convinse di aver perso i sensi, ma nessun accenno di dolore lo sorprese, e quando aprì gli occhi si ritrovò in piedi senza alcun senso di nausea né di vento.

Oh dio grazie.. – fece facendosi prendere dall'idea di prendere un respiro di sollievo, ma si accorse di sentirsi un po’ strano, guardando verso il basso si rese conto del perché. In mano, poggiato di traverso sul terreno, teneva stretto uno spadone gigantesco che doveva essere lungo all’incirca 5 piedi e largo più o meno una dozzina di pollici. – ma che..? – Ma non era tutta lì la stranezza, addosso portava quella che sembrava una spessa tunica di lana nera bordata da una pelliccia dello stesso colore, ai piedi indossava stivali di pelle e guanti scuri. – AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

L’urlo gli fece alzare di scatto lo sguardo, e solo in quel momento notò l’uomo urlante che gli veniva incontro con una lancia spianata in avanti che puntava direttamente al corpo di Alexis. Per quanto l’attacco risultasse veloce e lo spadone molto pesante, la sua forza e la sua velocità gli avrebbero permesso facilmente di evitare l’attacco. Avrebbe scartato di lato evitando l’affondo della lancia, e sfruttando il momento in cui l’assalitore si sarebbe trovato a perdere l’equilibrio a causa dell’attacco mancato, avrebbe fatto calare lo spadone con tutta la forza che poteva in un movimento circolare dall’alto verso il basso con il tentativo di spezzare la lancia. Non aveva intenzione di uccidere un uomo senza neanche capire il perché, e rompere l’arma sarebbe risultato abbastanza demotivante per quest’ultimo, forse abbastanza da fermarlo.

Forse.



Status Fisico: Perfetto

Plus Fisici: Forza "Media + Alta Al braccio destro" - Resistenza " Media" - Velocità "Media"

Status Mentale: Confuso

Chakra: 10

Armi: UN CAZZO DI SPADONE.

Tecniche utilizzate: Nessuna.
 
Top
¬ Råïñ .
view post Posted on 15/7/2012, 22:46




CITAZIONE
Tu credi di parlare, le tue labbra si muovono, ma non ne esce alcun suono.

Non hai comunque il tempo di ragionarci, ma la tua azione ha successo: eviti facilmente l'affondo dell'evidentemente inesperto "guerriero" e gli spezzi la lancia. Lui si gira verso di te, con uno sguardo carico di rabbia ed odio ma, proprio in quel momento, tutto svanisce.


...


Cadi nuovamente nell'oblio e poi, ancora una volta, ritrovi te stesso. Non più una battaglia ora, ma una lunga distesa d'erba - un'immensa pianura.

Indossi la stessa armatura, la spada è conficcata nel terreno e sei seduto al fianco della tua arma. Dinnanzi a te, una donna di incredibile bellezza ti guarda sorridendo; giovane, capelli rosa, magra, vestita con un kimono bianco con decori verde acqua.

Sei pronto, amor mio?



Non hai il tempo di rispondere, tutto diventa buio.


...


Ora sei in una casa.
Alla tua destra uno specchio in cui vedi la tua immagine e... sei solo un ragazzino. Sei tu, da giovane; almeno nell'aspetto.

Non hai ricordo di quella casa, né di quello specchio, né del cadavere che ti trovi davanti: un uomo di circa 35 anni coperto di sangue. Nella tua mano hai un coltello sporco di sangue - e questo è presente anche, in piccole dosi, sul tuo viso, le tue mani ed i tuoi vestiti.


...


Ah, non riesci a parlare, sei muto.

 
Top
axel1256
view post Posted on 25/7/2012, 18:12




Come aveva immaginato, la sua forza e la sua velocità erano riusciti ad evitare facilmente l’attacco. Una volta spezzata la lancia dell’uomo avrebbe voluto dire qualcosa per cercare di capire, o perlomeno fermare l’ira che riusciva a sentir provenire dagli occhi dell’avversario. Ma quando aprì bocca, tutto quello che ne uscì fu il nulla. Le parole non vennero fuori, i suoi pensieri non riuscirono a prendere forma, addirittura, non riuscì a sentire la vibrazione delle proprie corde vocali.
Ebbe l’impulso di urlare, ma quando l’uomo tornò a guardarlo con sguardo carico d’odio tutto scomparve.
Ricadde nel buio, nella sua mente vi era un urlo di paura lungo e profondo, ma era un qualcosa che solo lui era capace di sentire.. l’assenza, la mancanza della sua voce lo spaventava più di qualsiasi cosa al momento.

Ma quella sensazione per un attimo sembrò svanire quando riaprì gli occhi.

Tutti i suoi sensi, a contatto con quello che teneva intorno, si attivarono facendo si che il suo cuore e la sua mente si placassero un secondo. Le sue mani sentivano il contatto con l’erba bagnata di rugiada, nelle orecchie risuonava il frusciare del vento, le narici erano pregne dell’odore dell’umidità.. ma ciò che più lo colpì fu la vista. Si trovava seduto su di un immenso prato verde, il cielo era sereno.. indossava ancora l’armatura e di fianco aveva ancora il gigantesco spadone con il quale aveva evitato l’attacco dell’uomo.

“L’uomo, l’uomo dov’era..?” avrebbe voluto chiedersi prima di ritrovarsi dinanzi a quella visione..

Sei pronto, amor mio?

La giovane voce di lei giunse portando con se un profumo celestiale, la sua figura era ciò di più bello che avesse mai visto da quando era nato. Una donna di una bellezza quasi divina gli era apparsa avanti, il sorriso gli sciolse il cuore, i capelli del colore degli alberi di ciliegio sembravano essere fatti dello stesso materiale delle nuvole. Tutta la figura era avvolta in un morbido kimono bianco con disegni dal colore dell’acqua di fiume.

Nessuna donna così bella gli aveva mai parlato con tale dolcezza e con un sorriso simile, era sicuro che anche se avesse potuto parlare in quel momento, non sarebbe riuscito a dire nulla..
Fece per alzarsi, fece per toccarla, fece per sfiorarle una guancia ma tutto fu inutile, visto che il nulla incombette nuovamente su di lui.

. . .

Dove sono adesso..? – avrebbe voluto dire sperando nella fine di quella storia, ma la voce doveva ancora tornargli e per quanto la cosa lo preoccupasse, il luogo in sui si trovava lo inquietava ancora di più. Era una casa, una casa che non aveva mai visto prima in vita sua.. ma non era quello il vero problema. Gettando l’occhio alla propria destra vide qualcuno che non vedeva da tanto, tantissimo tempo. L’ultima volta che aveva visto quel bambino era nel riflesso di un vetro rotto di un porto, doveva aver avuto circa 10 anni allora ed aveva fatto cadere per sbaglio un baule da cui era caduto uno specchio.. Ricordava perfettamente le percosse che subì a causa di quell’errore.. Ma non ricordava affatto il sangue che lo ricopriva come in quel momento. In mano portava un coltello sporco dello stesso denso liquido rosso che portava addosso.. ed in basso, ai suoi piedi vi era la fonte da cui sgorgava quella “linfa vitale”.. Un cadavere di un uomo che doveva avere bene o male la sua età, o almeno, quella dell’Alexis adulto, era sul pavimento della casa e sul corpo portava le ferite causate da una lama.. la lama che stringeva nel pugno.

Se avesse potuto parlare, avrebbe cominciato a ripetersi “non sono stato io, dove mi trovo, perché sono di nuovo un moccioso”.. ma visto che non poteva, rimase in silenzio, ad osservare il cadavere che aveva avanti, aspettando che il nulla tornasse e che lo portasse via da quel posto.


Status Fisico: Perfetto

Plus Fisici: Forza "Media + Alta Al braccio destro" - Resistenza " Media" - Velocità "Media"

Status Mentale: Confuso

Chakra: 10

Armi: Un coltello.
 
Top
¬ Råïñ .
view post Posted on 2/8/2012, 23:15




CITAZIONE
Ancora il buio; la realtà attorno a te si frantuma per l'ennesima volta.

Eccoti, ora, seduto su d'un trono di pietra, in una sala enorme. Il soffitto è retto, oltre che dalle enormi pareti, da due file di colonne che partono dalla parete comprendente la porta fino ad affiancarti. Tra le due file, v'è spazio solo per tre persone. Tra ogni colonna, circa 3 metri di spazio. Una moltitudine di nobili individui, di cavalieri, di ambasciatori, di servi e sudditi.


Poi, ancora il buio.



Sei nella tua casa ora, di nuovo, come se non fosse successo niente: è in perfette condizioni - per quanto perfette possano essere le condizioni di un misero appartamento.



"Hahahaha"




Una risata agghiacciante alle tue spalle.
Girandoti, però, non vedi nessuno.


"Piaciuto il viaggio, Alexis Fangmark?"








QM: si sa, scrivi bene. Sostanzialmente lo passi, per me è sufficiente per una gialla. Però continuiamo un altro po', così finiamo l'add più figo di sempre, ti finisco di creare questo spunto per il futuro che è qualcosa di meraviglioso, ci divertiamo un po', e poi tiro le somme finali e ti dico un po' se noto qualcosa - e casomai ti do qualche consiglio.


Come al solito, scusa per il ritardo xD

 
Top
8 replies since 4/7/2012, 23:35   114 views
  Share