Fire and Blood, Ruolata tra Kit e Gaz

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view post Posted on 10/7/2012, 06:58

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BLOOD AND FIRE
Rei Rarglove ~ Post 1


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«Un altro giro per il mio compare»

Disse Rei, mettendo una mano sulla spalla all'avventore che gli stava di fianco. Un uomo che nemmeno conosceva ma al quale stava facendo bere una quantità di alcol che difficilmente sarebbe riuscito a sopportare. L'esperienza maturata aveva insegnato al giovane Rarglove che a volte un bicchiere di buon liquore può evitare inutili vittime e anche fastidi con le guardie locali. Rei, appena entrato in quella squallida locanda, nella periferia di Kiri, aveva rischiato di far saltare la copertura in maniera abbastanza banale. Un uomo lo aveva riconosciuto e se non fosse stato per il tasso alcolico, già pericolosamente alto nelle vene dell'uomo, sarebbe finita davvero male.

Eppure ogni tanto la fortuna si diverte a giocare col destino degli uomini, aiutando il giovane Rarglove – almeno quella volta. Sospirava, seduto al bancone; indossava il suo tradizionale kimono, mostrando il petto scolpito, mentre la cinta di corda, che avvolgeva la sua vita, penzolava dietro di lui. Le azzurre iridi fissavano il bicchiere, che veniva agitato e mosso, nell'attesa di esser portato alle labbra per bere l'ennesimo sorso. Attendeva con impazienza – senza palesarla invero – che la sua giovane compagna facesse ritorno da quella missione, da cui dipendevano molte cose. Faticava in verità a ricordare come aveva incontrato Kita, eppure s'era dimostrata fin da subito una donna molto particolare, dotata di un'ambizione che aveva visto in poche persone fino ad ora. Una donna che sicuramente non passava inosservata per le sue forme così sinuose ed attraenti, eppure quell'aspetto di lei, se da una parte poteva sembrare un limite, dall'altro portava un vantaggio non indifferente. Gli uomini tendono a lasciarsi abbindolare facilmente con due moine, tanto più se a farle è una donna dotata di grande charme qual'era lei.

Fuori dalla locanda il sole ormai aveva abbandonato Kiri per dar spazio ad una luna rossa come il sangue, presagio di sventura – dicevano gli antichi. Rei rimase fermo a fissarla attraverso una stretta finestrella; le nuvole sembravano intimorite da quella tetra presenza, cercando di stare il più lontano possibile da lei. Un bieco sorriso gli scappò dalle labbra, riteneva che tra quella luna e la sua giovane compagna d'avventura vi fossero molte similitudini. Una donna pericolosa, dalla quale stare alla larga. Ma lui no, percepiva qualcosa di diverso in lei, qualcosa che inevitabilmente lo portava a seguirla ed assecondarla nella sua folle ricerca di vendetta e potere: almeno fino a quando i progetti della ragazza sarebbero corrisposti con i suoi.

«Vecchio stai aspettando qualcuno?» Disse l'oste rivolgendosi al Rarglove.
«Solo una vecchia amica»
«A quest'ora?»

Il Rarglove bevette ancora prima di rispondere ad un'invadente oste «Ho imparato a non fare troppe domande, sai come sono certe donne. Dopo rischi di compromettere tutto!»

L'oste scoppio a ridere, senza però far capire se avesse creduto o meno alle parole del giovane Rei, che con estrema naturalezza aveva risposto al suo interlocutore. Ma tutto venne interrotto da passi sicuri e decisi, un avanzare chiaramente da donna che di li a poco avrebbe varcato la soglia della locanda per mostrarsi a tutti i presenti. Si trattava di Kita? Probabilmente si ma non poteva esserne certo. Solo il tempo aveva l'ultima parola su quei fatti che di li a poco si sarebbero verificati.

“Forza Kita”, pensò Rei senza che quelle parole potessero essere udite da orecchie indiscrete.

Rei Rarglove, Energia Verde - 20 Punti Chrakra







Edited by Gaz. - 10/7/2012, 09:07
 
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view post Posted on 20/7/2012, 12:54




Fire and Blood ❞.
L'AFFARE
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~ Villaggio della Nebbia (Paese dell'Acqua)
❝ Tra i vicoli ❞.





Una signora si fa sempre attendere, è un concetto risaputo in tutto il mondo, e Kita non amava essere un’eccezione. Era uno dei rari aspetti per cui fondersi con la maggioranza non la infastidiva, e le riusciva anche piuttosto bene. C’era chi lo avrebbe fatto rientrare nella maleducazione, ma era solo un modo per prendersi il proprio tempo. Si sarebbe potuta far perdonare qualsiasi offesa arrecata, l’esperienza parlava per lei.

Camminava leggera e tranquilla tra i vicoli familiari del villaggio della nebbia; il suo incedere provocava ad ogni passo un leggero fruscio, proveniente dal kimono che le fasciava con delicatezza le curve del corpo. Il colore cangiante della stoffa si distaccava profondamente dalla carnagione chiara, interrotta solo dalla lunga chioma corvina che le scendeva lungo la schiena affusolata. Scrutava con sufficiente attenzione la strada da percorrere, non aveva necessità di concentrarsi eccessivamente sul tragitto: conosceva Kiri a menadito. Gli occhi cerulei erano fissi di fronte a sé, i pensieri rivolti alle promesse scambiate poco prima con un uomo, una persona che si sarebbe potuta definire un’amabile canaglia.
Il labbro si curvò in un sorriso soddisfatto; Rei avrebbe apprezzato l’affare intavolato, con un po’ d’impegno sarebbero riusciti a chiuderlo durante la nottata.

Ogni cosa in lei stonava con l’ambiente in cui si addentrava: dal vestiario all’eleganza dei movimenti; pareva un pesce rosso in una vasca di squali. Eppure nessuno si sarebbe mai sognato di avvicinarsi a lei, né per importunarla, né per infastidirla. Come lei conosceva il quartiere, quello conosceva bene la Bastarda, e sapeva che frapporsi sulla sua strada poteva significare solo guai.

Arrivò al luogo dell’appuntamento, scostando la porta leggermente scardinata del locale con il palmo della mano aperto. Scivolò al suo interno e vi fece correre lo sguardo, mentre tutti gli occhi della taverna si sollevavano da bicchiere e boccali, studiando con attenzione la sua forma. Non ci fece granché caso, ormai era troppa l’abitudine. Individuò rapidamente il compagno e si avvicinò con sicurezza, lasciandosi sedere nello sgabello al suo fianco. Percorse con gli occhi il profilo preciso dell’uomo e gli sorrise, un sorriso colpevole e indulgente, di chi ha da farsi perdonare qualcosa. Solo che l’ironia di quell’espressione era più evidente di tutto il resto.

«E’ molto che mi aspetti?» gli chiese, tamburellando dolcemente con i polpastrelli sulla superficie liscia del tavolo.

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view post Posted on 20/7/2012, 20:45

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BLOOD AND FIRE
Rei Rarglove ~ Post 2


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«Non cambierà mai» disse sorseggiando il saké.

In quel momento accadde l'incredibile, l'oste rivolgendosi a Rei esordì
«Mi vuoi dire che LEI è la donna che stavi aspettando?» Il volto dell'oste era sconvolto, come se non credesse ai suoi occhi, completamente abbagliato dalla bellezza di Kita, come del resto tutti gli avventori della locanda. Sorrise rendendosi conto del subbuglio che aveva generato la sua compagna entrando in quel luogo.

«Ma come l'hai conosciuta» insistette.
«Compagni di sbronza» rispose senza prestare troppa attenzione all'uomo.

Era la verità, anche se le cose non erano andate esattamente così; chiaro nella sua mente il ricordo di quel giorno di tre anni fa. Il sole era calato da tante ore e dalle sue labbra non uscivano più parole di senso compiuto ma farneticava frasi senza senso sulla sua missione, sul suo casato e su tante cose che lo avrebbero messo nei guai. Il Gobi s'agitava dentro di se, pronto a dar sfogo a tutta la sua ira ma arrivò lei, si chinò sul ragazzo e toccò la gota rossa di Rei. Un istante che sembrò durare un'eternità, Kita e Rei che si guardavano, il Gobi ed il Nibi che si scrutavano sogghignando. Un incontro fortuito che portò due Jinchurichi ad incontrarsi anche se in verità loro erano molto più di ciò ma non lo sapevano ancora.

«Non più del solito, in fondo ci sono abituato»

Poi si rivolse all'oste, continuando il discorso che aveva lasciato in sospeso in precedenza «Questa donna mi ha salvato la vita, mi ha preso con se quando ero completamente ubriaco, mi ha portato a casa sua, lavato e rimesso a nuovo!»

L'oste rise in maniera sguaiata e senza aggiungere una parola diede al giovane Rarglove la camera della stanza che lui gli aveva chiesto in precedenza. Così prendendola per mano la condusse in quella che agli occhi di tutti doveva essere la loro alcova ma che in verità sarebbe stato semplicemente un luogo dove parlare senza essere disturbati. Alla stanza si accedeva tramite una botola dietro il bancone, poche scale di legno ed ecco finalmente giungere in un luogo sicuro, lontano da occhi indiscreti. Rei l'aveva scelta anche per un altro motivo: potevano uscire da una porta secondaria, che li avrebbe condotti al porto. Rei fece scendere Kita e chiuse la botola dietro di se.

«Ecco fatto» esordì guardando Kita.
«Scusa per prima ma sai com'è!»

Terminate quelle parole fece strada alla sua compagna, fino a giungere al centro della stanza, dove un tavolo rettangolare faceva da padrone in quel luogo così povero e privo di classe. Rei si sedette aspettando che ella facesse altrettanto. C'era una bottiglia di saké e due bicchieri: tutto preparato, tutto organizzato.

«Dunque adorabile bastarda»
«Porti buone notizie?»


Non stava guardando Kita ma stava riempiendo i bicchieri ad entrambi, in fondo si ragionava sempre meglio con un po' di alcol in corpo, era convinto di ciò il Jinchurichi.

Rei Rarglove, Energia Verde - 20 Punti Chrakra





 
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